La carta appartiene alla categoria dei rifiuti urbani e si ricava principalmente dagli alberi, soprattutto pini, pioppi, faggi ed eucalipti. Per limitare i disboscamenti, che sono causa di frane, alluvioni, desertificazioni, impoverimento della fauna e alterazioni del clima, bisogna ridurre lo spreco di carta riutilizzandola più volte e poi gettandola negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Con questi sistemi la carta può essere riciclata e i vantaggi che se ne ricavano sono un minore volume di rifiuti che finisce nelle discariche e maggior rispetto per la natura. Una delle proprietà della carta è di essere un prodotto biodegradabile, ma non per questo deve essere abbandonata nelle strade e nei boschi.
Qualche volta succede che vengono considerati di carta oggetti che in realtà sono stati realizzati con materie che non sono ottenute dagli alberi. Per esempio: i bicchieri e i piatti di carta e i contenitori del latte contengono plastica; la carta stagnola è realizzata con lo stagno che è un metallo; nella carta carbone, nella carta vetrata e nella carta unta, insieme alla carta ci sono altre sostanze che ne modificano la natura. Tutti questi oggetti, non essendo più costituiti dalla sola carta non devono essere riciclati come tale.