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In collaborazione con la Direzione Generale dei Sistemi Informativi del Ministero della Pubblica Istruzione
Con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dei Trasporti, dell'APAT, dell'ENEA e dell'ANCI
L'ARIA

L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO
L'inquinamento atmosferico è causato prevalentemente dalle attività umane: traffico, riscaldamento delle abitazioni e industrie. Per ogni litro di benzina le automobili consumano 16,5 Kg di ossigeno e producono 0,33 Kg di sostanze inquinanti, tra cui ossido di carbonio, ossido di azoto, piombo. Per ottenere una prima riduzione dell'inquinamento atmosferico bisognerebbe limitare l'uso dell'automobile e usare di più i mezzi pubblici. Gli impianti di riscaldamento, bruciando oli che contengono zolfo, producono soprattutto anidride solforosa, una sostanza nociva per gli animali e per le piante. Un secondo modo per limitare l'inquinamento atmosferico è quello di ridurre le ore di riscaldamento.
Le industrie immettono nell'aria sostanze diverse a seconda del tipo di materie prime utilizzate; quelle che provocano il maggiore inquinamento sono le industrie chimiche, petrolifere, siderurgiche, e i cementifici. Le sostanze inquinanti liberate nell'aria sono anidride solforosa, cloro, ammoniaca, acido cloridrico e acido nitrico. È evidente perciò la necessità che le industrie si dotino di impianti che riducano l'emissione di sostanze nocive.

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