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In collaborazione con la Direzione Generale dei Sistemi Informativi del Ministero della Pubblica Istruzione
Con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dei Trasporti, dell'APAT, dell'ENEA e dell'ANCI
L'ACQUA

L'INQUINAMENTO DELLE ACQUE
Le aree vicine ai fiumi hanno rappresentato da sempre un posto ideale per l'insediamento delle città, infatti i fiumi costituivano una comoda via per il trasporto di materiali, consentivano un facile rifornimento per il fabbisogno quotidiano di acqua e cibo, fornivano una riserva per irrigare i campi e infine erano un luogo dove gettare i rifiuti perché la corrente li portasse lontano. In passato piccole quantità di scarichi riversati nelle acque di un fiume non influivano sulla loro purezza, grazie alla presenza nell'acqua di numerosi microrganismi, in particolare batteri aerobi, che decompongono le sostanze ossidandole con l'ossigeno disciolto nell'acqua. Con l'aumento della popolazione e delle industrie sono stati riversati nei fiumi quantità tanto grandi di rifiuti da consumare rapidamente l'ossigeno disciolto nell'acqua. Questo ha provocato la morte dei batteri aerobi e la proliferazione dei batteri anaerobi, capaci di vivere senza ossigeno, che producono sostanze prive o povere di ossigeno come metano, acido solfidrico, ammoniaca: insomma producono sostanze tossiche e inquinanti. Inoltre la mancanza di ossigeno impedisce la vita degli animali e delle piante.

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