Le aree vicine ai fiumi hanno rappresentato
da sempre un posto ideale per l'insediamento delle città,
infatti i fiumi costituivano una comoda via per il trasporto di
materiali, consentivano un facile rifornimento per il fabbisogno
quotidiano di
acqua
e cibo, fornivano una riserva per irrigare i campi e infine erano
un luogo dove gettare i
rifiuti
perché la corrente li portasse lontano. In passato piccole
quantità di scarichi riversati nelle acque di un fiume
non influivano sulla loro purezza, grazie alla presenza nell'acqua
di numerosi microrganismi, in particolare batteri aerobi, che
decompongono le sostanze ossidandole con l'ossigeno disciolto nell'acqua. Con l'aumento
della popolazione e delle industrie sono stati riversati nei fiumi
quantità tanto grandi di rifiuti da consumare rapidamente
l'ossigeno disciolto nell'acqua. Questo ha provocato la morte
dei batteri aerobi e la proliferazione dei batteri anaerobi, capaci di vivere senza ossigeno, che producono
sostanze prive o povere di ossigeno come metano, acido solfidrico,
ammoniaca: insomma producono sostanze tossiche e inquinanti. Inoltre
la mancanza di ossigeno impedisce la vita degli animali e delle
piante.