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10-01-2008
Elisa Nicoli |
Detersivi faidaté - Pulito senza macchie...di coscienza. Una gestione davvero ecologica della propria abitazione passa dalla creazione autonoma dei propri sistemi di pulizia. |
Siamo tutti più o meno influenzati dai martellanti messaggi pubblicitari delle grandi compagnie che vendono detersivi per la pulizia della casa. Ci garantiscono un bianco che più bianco non si può, igiene sicura al 100%, pulito e igiene senza fatica e noi crediamo sia fondamentale avere una casa perfettamente pulita, completamente asettica. Inoltre, il tempo per renderla splendente è poco e allora ci affidiamo ai detersivi che ci permettono di lavorare meno, che ci garantiscono un risultato ineccepibile in pochissimo tempo. Se ci fermiamo un attimo a riflettere in maniera critica sul nostro modo di gestire le pulizie di casa, molto probabilmente ci rendiamo conto di quante cose diamo per scontate.
Veleni di casa nostra
Diverse ricerche, condotte a livello europeo e negli Usa hanno rilevato come l'inquinamento domestico spesso è superiore e più concentrato di quello esterno. Cerchiamo di eliminare ogni batterio dalle superfici della nostra casa e ci ritroviamo immersi in fumi di solventi chimici volatili. Teniamo i nostri bambini lontani dai detersivi e li lasciamo gattonare su pavimenti lavati con gli stessi. Magari stiamo molto attenti a cosa ingeriamo, acquistiamo solo cibo biologico, lavando poi i nostri vestiti con detersivi chimici e usando un ammorbidente altamente inquinante. Dimenticando che la nostra pelle assorbe facilmente le sostanze con cui entra in contatto. Ma non è solo la nostra salute a farne le spese. L'ambiente che ci circonda è costantemente minacciato dall'uso di derivati petrolchimici nei detersivi e dai vari additivi che in essi si trovano. I fosfati sono stati banditi dal commercio, ma sono stati sostituiti dagli zeoliti, dal dubbio minor impatto ambientale. Una soluzione può essere quella di affidarsi ai detersivi ecologici, possibilmente quelli più seri (vedi l'articolo Detersivi a confronto" su Aam Terra Nuova n° 216, aprile 2007). Ma resta sempre l'elevato costo e l'impatto ambientale dell'intero ciclo di vita del prodotto, dal reperimento delle materie prime, al processo industriale di creazione del detersivo, allo smaltimento dell'imballaggio.
Ma fateveli in casa!
La verità è che non abbiamo bisogno di venti tipi diversi di prodotti per la casa. La possibilità quindi di farsi i detersivi da sé può rappresentare una soluzione concretamente realizzabile, meno cara, non particolarmente più dispendiosa in termini di tempo e sicuramente più appagante. I lavori di casa diventano meno noiosi se ci si diverte a trovare sempre nuove soluzioni per pulire nella maniera più naturale possibile. Chiedere consigli ai nostri anziani può diventare un modo per interessarsi a loro e fare loro ricordare di come si poteva vivere diversamente. Autoprodursi le cose di cui si ha bisogno dà una grande soddisfazione e senso di libertà.
Bicarbonato, aceto, acqua calda, oli essenziali e luffa: con questi cinque elementi è possibile risolvere praticamente ogni esigenza di pulizia delle superfici di casa. Il bicarbonato è l'ingrediente base fondamentale. Si può usare diluito in acqua - senza mai superare i 96 grammi per litro e usando acqua calda sotto i 60 gradi - e messo in uno spruzzino, per essere utilizzato quando necessario; lo si può spolverare sui sanitari e una volta gettato sopra dell'aceto si passa immediatamente con una spugna, mentre la reazione chimica sta ancora avvenendo; si può creare una pappetta con l'acqua da usare come un sapone liquido sulla spugna. Ha un'azione detergente, disinfettante - soprattutto contro i batteri che vivono in un ambiente acido - e deodorante. L'aceto è un ottimo anticalcare, un buon detergente e un debole igienizzante. Più forte (e inodore) è l'azione dell'acido citrico in polvere, ma è un ingrediente più costoso, difficile da reperire e il processo che lo crea ha un maggiore impatto ambientale della produzione dell'aceto. L'acqua calda potenzia l'azione di qualunque detersivo e già da sola è un ottimo detergente. Per pulire i pavimenti la si può utilizzare frequentemente da sola, oppure con un cucchiaio di soda da bucato diluito in 5 litri d'acqua, oppure con un bicchiere di aceto diluito in 5 litri d'acqua. Non per tutte le superfici è consigliato l'uso dell'aceto. Gli oli essenziali hanno sempre un'ottima azione profumante, ma hanno anche molte proprietà antisettiche e disinfettanti. Queste ultime funzioni si annullano se li si diluisce in aceto o succo di limone / acido citrico. In particolare per disinfettare si possono usare oli di agrumi, lavanda, timo, tea tree, salvia, origano, cannella, eucaliptus, garofano, ginepro. La luffa è una spugna vegetale che ci si può coltivare in casa - ed è quindi rinnovabile - della famiglia delle cucurbitacee (le zucche), ottima per la pulizia di ogni superficie, dei piatti e del corpo. Alternando l'uso dei diversi ingredienti, l'azione pulente e igienizzante è più efficace.
Detersivi da bucato
L'autoproduzione di detersivi per lavare i panni richiede un maggiore impegno. Ma se ci si lascia prendere dall'entusiasmo del piccolo chimico ci si può divertire molto di più. I detersivi mediamente in commercio contengono tensioattivi per pulire e una serie di additivi per permettere ad essi di agire più in profondità, più rapidamente e a temperature inferiori. Spesso gli additivi non sono necessari e spesso ne servono altri ancora per renderne efficaci i primi. Questi ingredienti sono in genere ottenuti mediante sintesi chimica e risultano pertanto non decomponibili attraverso il ciclo naturale di trasformazione e rinnovo delle sostanze organiche, e quindi altamente inquinanti. I detersivi chimici industriali in polvere contengono fino al 50% di materiale inerte che fa volume. Solo i detersivi ecologici ne sono privi, in quanto sono concentrati. Fondamentale è lavare in maniera responsabile, lo stretto indispensabile e pulire a mano i capi di piccole dimensioni e uso frequente, evitando l'uso di acqua corrente, lasciandoli a bagno il tempo necessario per il tipo di tessuto e riutilizzando l'acqua d'ammollo per pulire i pavimenti. Il gel da bucato si può ottenere con 1 litro di acqua e 100 grammi di sapone ecologico tipo Marsiglia grattugiato. Si riempie una pallina dosatrice fino a 250 millilitri - questo permette di ridurre la quantità di detersivo fino al 20% - e la si mette direttamente nella vasca della lavatrice. Per profumare il bucato, mettere qualche goccia di olio esenziale nella vaschetta dell'ammorbidente.
Sbiancanti e ammorbidenti
Come sbiancante naturale si può aggiungere un cucchiaio di percarbonato al gel da bucato. Altrimenti si può provare ad usare acqua ossigenata a 130 volumi (3 grammi per chilo di biancheria), con una temperatura minima di 60 gradi e tempi di immersione di almeno 20 minuti. Per smacchiare, se non si riesce ad agire tempestivamente, è sempre necessario pretrattare le macchie con sapone ecologico tipo Marsiglia grattugiato. Se la vostra acqua è calcarea e richiede inevitabilmente l'uso di ammorbidenti, si possono mettere 100 millilitri di aceto (l'odore scompare se si asciugano i panni all'aria) o 100 millilitri di una soluzione al 10% di acido citrico nella vaschetta dell'ammorbidente. Se l'acqua è particolarmente dura, vanno aggiunti fino a 3 cucchiai di bicarbonato o soda da bucato (da usare con una maggiore attenzione) direttamente nella vasca.
Elisa Nicoli L'articolo è stato pubblicato integralmente su AAM Terra Nuova, dicembre 2007 |
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