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04-09-2006
tratto da www.enel.it |
Prodotti ecologici e scelte consapevoli |
Le etichettature ecologiche, ed in particolare la Dichiarazione Ambientale di Prodotto, strumenti essenziali per una "politica integrata dei prodotti" orientata alla sostenibilità
Nel quadro generale della strategia comunitaria per lo sviluppo sostenibile, la Politica Integrata di Prodotto (IPP) rappresenta una direttrice di marcia di fondamentale importanza.
La considerazione di partenza della IPP - le cui linee di sviluppo sono state definite nella comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo del 18 giugno 2003 - è che tutti i prodotti e servizi comportano un impatto ambientale sia durante la produzione, sia durante l'uso e lo smaltimento finale. Il miglioramento delle prestazioni ambientali dei prodotti o dei servizi durante il loro intero ciclo di vita si pone, pertanto, come un obiettivo essenziale da perseguire, destinato, peraltro, ad avere ricadute significative sulla competitività dell'industria nel lungo termine.
L'impulso al mercato "verde"
Gli strumenti necessari per favorire la diffusione della IPP riguardano, da un lato, il settore della produzione - che va incoraggiato a perseguire miglioramenti continui nei materiali e nei processi produttivi - e, dall'altro, i consumatori, che vanno sensibilizzati sul piano dell'educazione e dell'informazione per ottenere da loro scelte consapevoli al momento dell'acquisto di un bene o della richiesta di una prestazione di servizio. L'adozione di sistemi di incentivazione economica o fiscale si presenta come una delle strade raccomandabili per favorire sul mercato le scelte di prodotti o servizi ecologici. Come sicuramente utili a dare impulso al mercato "verde" sono le pratiche di Green Public Procurement , grazie alle quali il settore pubblico diventa un soggetto particolarmente attivo all'interno di questo mercato.
Nei confronti dei produttori, l'attuazione di una Politica Integrata di Prodotto richiede un particolare impegno volto a favorire il ricorso a strumenti volontari finalizzati al miglioramento delle prestazioni ambientali.Sul fronte del contenimento dell'impatto ambientale dei processi produttivi, l'ottenimento della certificazione ambientale - standard ISO 14001 o registrazione EMAS (Eco Management and Audit Scheme, il regolamento comunitario introdotto nel 1993) - rappresenta la risposta più avanzata per posizionare le organizzazioni industriali verso traguardi di sostenibilità. Ai fini della Politica Integrata dei Prodotti, tuttavia, assume particolare importanza l'adesione volontaria ad altri strumenti che, incorporando il principio della valutazione degli impatti ambientali durante l'intero ciclo di vita di un prodotto, offrono direttamente la garanzia di una elevata qualità ecologica dei beni immessi sul mercato. Tali strumenti rientrano nella categoria generale delle "etichettature ambientali".
Le etichette ecologiche
Le norme ISO della serie 14020 disciplinano tre diversi tipi di etichettatura ambientale: 1. etichette ecologiche sottoposte a certificazione esterna da parte di un ente indipendente e basate su un sistema "multicriteria" che prende in considerazione l'intero ciclo di vita di un prodotto. Fa parte di questo sistema di etichettatura anche l'Ecolabel, il marchio europeo di qualità ecologico introdotto anch'esso con regolamento comunitario 2. etichette ecologiche che riportano auto-dichiarazioni ambientali (ad esempio, "prodotto riciclabile") da parte dei produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che vi sia l'intervento di un organismo indipendente di certificazione 3. il terzo tipo, che richiede anch'esso la certificazione esterna, individua un sistema più rigoroso di etichettatura. Le dichiarazioni che vi sono riportate si basano, infatti, su parametri stabiliti e contengono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodotto, calcolato attraverso un sistema LCA (Life Cycle Assessment) che è la metodologia cardine della Politica Integrata di Prodotto per ottenere informazioni puntuali sugli impatti ambientali generati e per fare emergere tutte le criticità che occorre considerare per poter operare, in una logica di miglioramento continuo, la pianificazione degli interventi correttivi.
La Dichiarazione Ambientale di Prodotto
La Dichiarazione Ambientale di Prodotto", meglio nota come EDP (Environment Product Declaration), rientra nel sistema di etichettatura di "terzo tipo', concepito come un vero e proprio documento con il quale si comunicano informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alle prestazioni ambientali di prodotti e servizi. Sotto questo profilo, la Dichiarazione Ambientale di Prodotto si presenta come uno strumento particolarmente utile per migliorare la comunicazione ambientale tra produttori, da un lato, e distributori e consumatori, dall'altro. Essa, infatti, consente alle aziende di comunicare le proprie strategie e l'impegno ad orientare la produzione nel rispetto dell'ambiente, valorizzando nel contempo il prodotto immesso sul mercato. Allo stato dei fatti il ricorso ai sistemi di terza etichettatura si presenta ancora limitato in Europa, dove è forte la concorrenza esercitata dall'Ecolabel. Ma una loro maggiore diffusione è certamente auspicabile e necessaria trattandosi degli strumenti più idonei ed avanzati per un'attuazione incisiva della Politica Integrata di Prodotto.
Angelo Cipro
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